martedì 17 novembre 2015

Carbonara di pesce spada


La carbonara di pesce spada è una delle varianti degli spaghetti alla carbonara piatto classico della cucina romana, un piatto ricco e cremoso dal profumo intenso, che conquisterà i vostri amici amanti del pesce.
La ricetta è molto simile a quella della classica carbonara, con l'unica differenza che in questa versione “marinara” il pesce spada tagliato a tocchetti e rosolato nell'olio prende il posto del guanciale.
 

Accorgimenti: Per ottenere un buon piatto è necessario che il pesce spada mantenga una consistenza tenera e morbida. Attenti dunque a non rovinarlo durante la cottura: tenete la fiamma non troppo alta e non sforate con il tempo di cottura.
 

La ricetta della carbonara di pesce spada è piuttosto semplice: bisogna tuttavia prestare molta attenzione al momento in cui si uniscono i tuorli in padella. Ricordatevi di spegnere il fuoco prima di fare quest'operazione e mescolate con velocità: questi accorgimenti sono semplici ma fondamentali per non ottenere una specie di frittata che rovinerebbe l'aspetto del piatto.

Per scongiurare il “pericolo frittata” potete eventualmente aggiungere un cucchiaino di panna fresca quando sbattete i tuorli: darà maggiore cremosità al composto.
 

Idee e varianti:
Se volete, potete sfumare il pesce spada con del vino bianco dopo averlo fatto rosolare per 3-4 minuti.
 

Per dare più colore al piatto saltate il pesce spada con delle verdure tagliate a pezzetti: ad esempio delle zucchine o dei pomodorini.
 

Per una portata più ricca, fate rosolare insieme al pesce spada anche un pò di salmone (semplice o affumicato). 


Ingredienti per 4 persone:
380 g di spaghetti, 
1 trancio di pesce spada da 400 gr, 
3 uova,
1 spicchio d'aglio, 
Olio extravergine d’oliva (q.b.),
Sale (q.b.),
Pepe (q.b.),
1 cucchiaio di panna liquida da aggiungere alle uova (facoltativa)
 

Preparazione: Mettete a bollire dell’acqua in cui, dopo averla salata, farete cuocere la pasta.
Nel frattempo tagliate a cubetti il pesce spada e mettetelo a rosolare per 5 minuti in una padella con dell'olio extravergine d'oliva e 1 spicchio d’aglio che andrete poi ad eliminare.
Sbattete i tuorli delle uova in una terrina, salateli, pepateli e teneteli da parte: serviranno per amalgamare la pasta con il pesce.

Una volta che gli spaghetti saranno cotti al dente, completate la cottura in padella con il pesce spada facendoli saltare per 3 minuti aggiungendo poca acqua di cottura. 
Ora spegnete il fuoco e incorporate i tuorli, amalgamando abbastanza velocemente in modo che formino una cremina piuttosto densa e servite il piatto fumante!

venerdì 13 novembre 2015

Insalata di cetrioli e portulaca


La portulaca, dopo aver scoperto questa nobile e gustosa erba infestante, ricca di vitamine e di proprietà mi sono messa alla ricerca di una ricetta semplice ed ecco qui l'insalata di cetrioli e portulaca, una ricetta dal sapore insolito e fresco.

Ingredienti:
2 cetrioli,
1 cipolla rossa di Tropea,
portulaca (q.b.),
olio extravergine,
aceto balsamico (q.b.),
Foglie di menta


Preparazione: Lavare e sbucciare i cetrioli, tagliarli a rondelle, aggiungere le foglie di portulaca lavate e sgrondate dall’acqua, la cipolla affettata, le foglie di menta.
Condire con un filo d’olio extravergine, aceto balsamico e sale.

mercoledì 11 novembre 2015

Portulaca, proprietà e benefici




La portulaca è una specie commestibile che, dai tempi remoti, viene consumata nelle regioni mediterranee. Nelle diverse regioni italiane, la portulaca è nota con nomi come porcellana, procaccia, porcacchia e sportellaccio. 

Era conosciuta come pianta medicinale già nell'antico Egitto e le sue origini sono probabilmente asiatiche. Nei Paesi arabi e del bacino del Mediterraneo la portulaca veniva coltivata fin dal Medioevo. Ora purtroppo in Italia viene considerata poco più che un'erbaccia o una pianta infestante di orti e giardini da chi non la sa riconoscere e non è al corrente delle sue proprietà benefiche. 
 

La Portulaca è commestibile?
Sì. E’ possibile mangiare la portulaca in ogni sua parte: fiori, semi e fusti. La portulaca può essere l’ingrediente per un gran numero di ricette: si possono preparare minestre, zuppe, creme per crostini o per arricchire misticanza e insalata di paste o di riso.

Coltivare la Portulaca 
La coloratissima portulaca può essere coltivata sia a scopo ornamentale, sia per la preparazione di alcune ricette.  Ricordate, la pianta non tollera il freddo che in casi estremi può portare alla morte, la vegetazione si arresta sotto i 6-5 gradi. Anche l’eccessiva umidità danneggia la pianta che si adatta meglio a condizioni di caldo e di siccità.

Portulaca Proprietà 
Per un lungo periodo la portulaca è stata considerata una specie infestante, tuttavia, ai giorni nostri, è stata rivalutata come potenziale new corp in virtù delle sue peculiari proprietà. Sembrerebbe che la portulaca sia una delle migliori fonti vegetali dell’acido grasso omega-3 e dell’alfa-linolenico. Se consumata cruda, la portulaca riuscirebbe ad apportare un buon contenuto proteicolo e di polisaccaridi idrosolubili.
Tra le proprietà più interessanti della portulaca, figura il suo altissimo contenuto di vitamina C, tanto che in passato veniva utilizzata per combattere lo scorbuto e le infezioni alle vie urinarie. Sempre nella medicina popolare e in omeopatia, la portulaca è impiegata come blando rimedio o coadiuvante a profilassi per la prevenzione di attacchi cardiaci o per migliorare le difese immunitarie.
Alle sue proprietà antiscorbutiche si affiancano proprietà depurative e diuretiche. Per usi esterni, vengono preparati degli impacchi lenitivi per curare dermatiti, orticarie, foruncoli, punture di api ed eczema.

Seminare la portulaca 
Non è difficile propagare la portulaca da un giardino all’altro, tuttavia, se non sapete dove reperire la pianta, online è disponibile l’acquisto per corrispondenza: una confezione di Semi di portulaca selezionati a scopo alimentare, è proposta al prezzo di circa 8 euro con spedizione compresa.

Fonte: web

lunedì 9 novembre 2015

Melanzane a funghetto



Le melanzane a funghetto sono un contorno classico e gustoso, ricetta tipica della cucina campana. Il nome deriva proprio dal modo di tagliare la melanzana a piccoli pezzi ed esistono molte varianti di questa ricetta che prevedono l’utilizzo del pomodoro o anche l’aggiunta di capperi e olive.
Si possono gustare tiepide o fredde e sono ideali anche per insaporire la pasta, magari aggiungendo della provola dolce o della ricotta salata. Le potete gustare anche da sole accompagnate da fragranti crostoni di pane. Per la versione light cliccare qui.

 Ingredienti per 4 persone:
600 gr di melanzane,
400 gr di pomodorini,
1 spicchio di aglio,
basilico,

origano,
sale,
olio evo
 

Preparazione: Lavate le melanzane, senza sbucciarle e tagliatele a dadini. Friggete le melanzane in una padella con abbondante olio d’oliva. Sollevate le melanzane con una schiumarola e mettetele da parte. Nel frattempo lavate i pomodori e tagliateli a metà. Soffriggete uno spicchio d’aglio nella stessa padella in cui avete fritto le melanzane. Una volta rosolato l’aglio, toglierlo e aggiungere i pomodori, il basilico e l'origano. Aggiustare di sale e cuocere il sughetto per 10 minuti circa. Aggiungere quindi le melanzane fritte in precedenza e lasciar cuocere per qualche minuto.  Servire le melanzane a funghetto aggiungendo del basilico fresco.

sabato 7 novembre 2015

Gnocchi di patate fritti


Gli gnocchi di patate fritti sono un contorno molto veloce ma anche una buona idea per un aperitivo. Non si tratta di una ricetta vera e propria, ma di un trucco salva-tempo, sono validi come sostituti delle patatine fritte. Fritto fuori, morbido dentro. Volendo si possono friggere insieme ai wurstel per creare un connubio perfetto. Li potete condire con le vostre spezie preferite, io ho utilizzato del rosmarino ma potete scegliere anche la paprika dolce e anche del formaggio grattugiato.


Ingredienti:
400 gr di gnocchi o chicche di patate,
olio di semi,
1 rametto di rosmarino,
sale

Preparazione: Fate riscaldare l’olio in una padella. Quando l’olio è ben caldo (ve ne accorgerete immergendo uno stuzzicadenti di legno, se si riempie subito di bollicine la temperatura è giusta), tuffare in padella gli gnocchi facendo attenzione a non schizzarsi. Io ho aromatizzato l’olio con un rametto di rosmarino. Friggere fino a quando gli gnocchi saranno ben dorati (circa 8 minuti) muovendoli nell’olio in modo che cuociano uniformemente.
Man mano che sono cotti, sollevarli con una schiumarola e poggiarli su un pò di carta assorbente.
Condirli con sale, rosmarino o paprika dolce. Servite subito.

mercoledì 4 novembre 2015

Zucca grigliata

La zucca grigliata è un contorno vegetariano, semplice ed economico. Come le altre verdure grigliate può essere servito come antipasto oppure come contorno per accompagnare diversi tipi di piatti. 
E' un contorno perfetto e non eccessivamente calorico (se non si esagera con l’olio!).

Ingredienti:

400 gr di zucca
1 spicchio d'aglio
sale
peperoncino
olio extravergine di oliva
prezzemolo

Preparazione: Pulire la zucca, togliendo i semi e i filamenti, lavarla per bene sotto acqua corrente e asciugarla.
Tagliare a fettine non troppo sottili altrimenti si bruciano e non troppo spesse altrimenti non cuociono bene. Devono essere spesse circa 1/2 cm.
Riscaldare bene la bistecchiera, per almeno 4-5 minuti in questo modo le fette di zucca non si attaccano, ed adagiatevi sopra le fettine di zucca, fate cuocere da entrambi i lati per circa 5 minuti.
Disporre le fettine di zucca grigliata in un piatto e tra uno strato e l’altro alternate l’aglio tagliato a pezzetti, il sale, l’olio, il prezzemolo e il peperoncino lasciate riposare e insaporire per qualche ora (il giorno dopo è ancora più buona!) ed ecco pronta la vostra zucca grigliata.
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